Comuni allo Specchio

03
2025

Le sfide di Parco Roja e Zona Franca Urbana

di Alice Spagnolo · N.03 - 2025
Uno scorcio dell'area di Parco Roja connessa alla Zona Franca Urbana

U n'altra grande sfida da vincere è quella di “sbloccare” il Parco Roja, l’hub di sviluppo più importante del nord Italia, con un’area di 250 mila metri quadrati destinata a insediamenti industriali, artigianali e commerciali.


“Non è di proprietà del Comune - specifica Flavio Di Muro -, ma di Demanio e Ferrovie, su cui ognuno ha delle competenze e su cui ci sono dei lavori necessari e obbligatori per la messa in sicurezza dell’area per poter insediare delle nuove attività produttive. È la pratica più complessa, nessun sindaco fino ad ora è riuscito a sbloccarla. È la sfida, come dire, di fine mandato, che andiamo a traguardare nei prossimi anni perché prima ci siamo concentrati sulle altre opere”.
Ora, il parco ospita il fascio dei binari dello scalo ferroviario dismesso e alcuni fabbricati in buone condizioni. Sbloccare quell’area, oggi depressa, per trasformarla in un polo industriale e produttivo è considerato di vitale importanza per Ventimiglia.


La Zona Franca Urbana

Altra partita, connessa al Parco Roja, è quella per l’istituzione della Zona Franca Urbana. “Una sfida su cui Confindustria mi ha già detto che mi darà una mano - dichiara il sindaco -. Una sfida molto ambiziosa, che però parte da una storia e da una base solida”. Innanzitutto, c’è la posizione strategica, che secondo Di Muro “permette a Ventimiglia di candidarsi ad attrarre imprese internazionali se diamo loro delle agevolazioni fiscali tali per cui non si scelgono altri Paesi esteri”. Gli assi nella manica della città sono la sua vicinanza con l’aeroporto internazionale di Nizza e con lo scalo portuale di Genova, il più importante del Mediterraneo. Tutti fattori che, a detta del sindaco, possono “permettere una Zona Franca Urbana moderna e rivista, in grado anche di sbloccare il Parco Roja. E quindi spiegare perché spendere milioni e milioni di euro per fare il piano idraulico e la messa in sicurezza di quella grande area, perché avremo la certezza di insediamenti di imprese di livello. Parto dall’assunto che quella zona, secondo le norme comunitarie nazionali, è già stata definita ZFU. Quindi, ha uno status speciale in deroga ad aiuti di Stato e altri contributi. Però non si può reggere sul bando una tantum del governo regionale che dà contributi in percentuale alle imprese per comprare i macchinari o quant’altro. Il mio obiettivo è strutturare una normativa nazionale standard, strutturale, un modello “Livigno”, in cui se l’Iva si paga il 22% nel resto d’Italia e nel resto di Ventimiglia, in quella zona si paga il 17%”. L’aspirazione del sindaco Di Muro è istituire un punto franco doganale, per permettere di incentivare lo sviluppo industriale, artigianale e commerciale non solo di Ventimiglia, ma dell’intera provincia.

L’aspirazione è quella di istituire un punto franco doganale sul modello di Livigno, dove l'Iva si paga al 17% anziché al 22% come nel resto d'Italia, per permettere di incentivare lo sviluppo industriale, artigianale e commerciale non solo di Ventimiglia, ma dell’intera provincia